221 anni fa è stata scoperta la Stele di Rosetta. Per celebrare questo anniversario, Google ha lanciato Fabricius, uno strumento per aiutare le persone a scoprire da sole i geroglifici dell’antico Egitto.
Un modo per scoprire i geroglifici
Nel 1799 fu scoperta la Stele di Rosetta, permettendo agli storici di comprendere e dare significato all’antica lingua geroglifica egizia, oggi millenaria e composta da circa 1.000 personaggi unici, che li aveva incuriositi per anni. Ora, grazie a questa pietra, che è stata creata nel 196 a.C. e che ora si trova nel British Museum, la società moderna può leggere le storie degli egiziani che hanno usato questa lingua per 4.000 anni.
Per aiutare i non storici a scoprire questo sistema di scrittura e per celebrare l’anniversario della scoperta della Stele di Rosetta, Google ha annunciato mercoledì un nuovo strumento di Arts & Culture chiamato Fabricius, che offre agli utenti modi per saperne di più sui geroglifici, una creazione realizzata in collaborazione con l’Australian Centre for Egyptology dell’Università di Macquarie, Psycle Interactive, Ubisoft e gli egittologi di tutto il mondo.
Uno strumento open source
Questa esperienza inizia con un’introduzione didattica seguita da un’attività in cui gli utenti possono « giocare » e tradurre le proprie parole e i propri messaggi in geroglifici pronti per essere condivisi con amici e familiari. Infine, Fabricius offre uno strumento digitale open source che utilizza la macchina di apprendimento per decodificare i geroglifici.
Gli sviluppatori possono utilizzare la tecnologia alla base di questa creazione, AutoML Vision, per addestrare le macchine ad identificare tutti i tipi di oggetti. Fabricius è attualmente disponibile in inglese e in arabo, ed è integrato dalle risorse educative esistenti sull’Egitto attualmente disponibili su Google Arts & Culture.